Il metodo che utilizzo per la creazione dei miei fumetti.
I lettori di fumetti molte volte hanno l’incontenibile impulso di voler approcciarsi a quest’arte. Eppure non sempre le dinamiche di come creare un fumetto sono chiare, e anche online sono pochi quelli che si sono davvero focalizzati su questo argomento. Lo scopo di questo post è quello di riuscire a schematizzare il processo che utilizzo quotidianamente per realizzare i miei fumetti, e di renderlo di facile lettura e studio per chiunque voglia addentrarsi in quest’arte. Cominciamo!
1) Raccogliere le idee per il proprio fumetto.
La prima domanda fondamentale che ogni aspirante fumettista dovrebbe farsi è: che cosa voglio raccontare?
La risposta sembra semplice, ma ahimè non lo è mai del tutto. Questo perché non si ha ancora a fuoco quello che saranno gli elementi chiave su cui poi andremo a lavorare. Grazie al cielo l’articolo su come trovare nuove idee ti semplificherà la vita.
Una volta capito a grandi linee su cosa vogliamo focalizzarci dobbiamo passare al secondo punto.
2) Sviluppare una trama.
In questo step dovremo scrivere il riassunto del nostro fumetto. In gergo tecnico questo passaggio si chiama “il soggetto”. Il soggetto serve in primo luogo a noi, ma anche a un editore per capire in poche righe di cosa parlerà il nostro fumetto, come si svolgerà e, soprattutto, come andrà a concludersi.
Il tutto deve essere condensato in poco più di metà pagina A4: più riusciamo a sintetizzarlo, meglio è. Per aiutarti, ho già scritto un articolo su come creare una trama.
Molte volte ti sarà d’aiuto anche scrivere un trattamento: il trattamento è una versione estesa del soggetto, che va a esplorare anche tutti i segmenti narrativi maggiori e minori (se non sai di cosa sto parlando, leggi l’approfondimento sul dividere una storia in scene).
Lo scopo è quello di verificare che la nostra storia si sviluppi in maniera organica e che siano presenti delle sotto-trame in grado di sostenere le svolte narrative.
3) Scrivere la sceneggiatura.
Ora che sappiamo come si svilupperà la nostra trama, è giunto il momento di scrivere la nostra sceneggiatura.
Parlerò della sceneggiatura in un articolo a parte, quello che serve sapere è: capire la lunghezza del nostro fumetto (in quantità di pagine), dividere la nostra storia nel numero di pagine scelto e scrivere per ogni pagina quello che succede (una sorta di soggetto semplificato).
Successivamente bisogna dividere ogni pagina nel numero di vignette che servono per raccontare la nostra storia nella maniera più semplice e immediata, inserendo la descrizione di ogni vignetta e aggiungendo i balloon e le didascalie.
Qui sotto ho messo come esempio la sceneggiatura delle prime due pagine di Futura.
4) Fare ricerca visiva e trovare le nostre reference.
Quando anche la nostra sceneggiatura è pronta, si passa alla ricerca visiva.
A seconda del genere, delle ambientazioni e di come si svolge la nostra trama, è fondamentale trovare un riferimento visivo di supporto per noi o per il disegnatore, nel caso fosse una figura esterna.
Si devono cercare immagini di riferimento ovunque: cercando su Google, sfogliando riviste specifiche, “rubando” da altri fumetti, guardando i film che ci hanno ispirato e prendendo degli screenshot; giocando a videogiochi, andando nei musei o frequentando gli ambienti reali in cui è ambientata la nostra storia.
5) Realizzare le concept art e gli studi preliminari.
Anche se abbiamo fatto una buona ricerca, in molte occasioni dovremo rielaborare queste informazioni affinché si sposino con la nostra sceneggiatura.
Qui compare la concept art, o gli studi preliminari: dovremo creare i nostri personaggi, oggetti e ambientazioni prendendo come riferimento le immagini che abbiamo cercato, per rimodellarle e renderle adatte alla nostra storia.
La concept art è utile anche se stiamo facendo un fumetto storico, oppure se la nostra storia è ambientata in luoghi che conosciamo e frequentiamo abitualmente. Anche se abbiamo delle immagini che rappresentano il nostro riferimento in modo più fedele possibile, è sempre buona norma dedicare un po’ di tempo allo studio di questi elementi. Tutto quello che non esploriamo in questo step ce lo ritroveremo più avanti: tanto vale farlo ora!
6) Impostare lo storyboard del nostro fumetto.
Quando siamo sicuri di avere un buon quantitativo di riferimenti visivi che ci permetteranno di disegnare serenamente, allora si comincia a disegnare lo storyboard.
Il compito dello storyboard è quello di organizzare la nostra tavola in modo che sia il più leggibile possibile.
Scegliamo la disposizione delle vignette a seconda del loro numero e facciamo delle bozze in previsione a quelle che saranno le nostre matite.
È buona norma anche inserire già i baloon, in modo tale da sapere lo spazio che occuperanno all’interno della vignetta, e anche dare delle indicazioni di bianchi/neri e di colore, così da non arrivare a quegli step con le idee ancora confuse.
7) Realizziamo il nostro fumetto: le matite.
Con le matite iniziamo a vedere il nostro fumetto prendere davvero vita.
Per fare delle ottime matite bisogna sempre prendere la base degli storyboard e aumentarne il dettaglio e la cura nel disegno.
Tutto il lavoro di ricerca di immagini e concept art viene qui ripagato: avere chiaro in mente cosa bisogna disegnare aumenta esponenzialmente la velocità di esecuzione.
Le matite non devono essere buone, devono essere perfette! Tutti i segni definitivi devo essere al loro posto, e nulla deve essere lasciato al caso.
8) Ripassare le matite con l’inchiostrazione.
Il processo dell’inchiostrazione è una parte quasi rilassante nella creazione di un fumetto.
Qui il processo creativo è praticamente concluso. Il compito delle chine quindi è semplicemente quello di rendere armonici e concreti i segni della matita.
La china, piuttosto, è un processo di sottrazione: si rafforzano e valorizzano le linee e i segni fondamentali, e si cerca di fare economia con tutto il resto. Al termine, la nostra tavola deve essere pulita, efficace e soprattutto… bella!
9) Un tocco di stile al nostro fumetto: i colori.
La colorazione non è un passaggio fondamentale. La maggior parte della storia del fumetto italiano ne è priva, così come i manga, che al contrario fanno un ampio uso dei retini.
Il colore, a mio avviso, dà una nota emozionale aggiuntiva. Se usato sapientemente, fa parte anch’esso del linguaggio narrativo.
Ci sono centinaia di metodi di colorazione, e non mi sento un grande esperto per parlarne in questo blog. Presto, comunque, realizzerò un articolo in cui spiego il mio metodo personale di colorazione digitale, che è quello che uso per colorare le tavole di Futura.
10) Inserire il lettering e i balloons.
L’ultima parte della realizzazione del nostro fumetto rimane il lettering.
Se abbiamo fatto bene i compiti durante lo storyboard, la nostra pagina definitiva avrà degli spazi adatti per inserire i baloon a computer. Se invece vogliamo essere dei tradizionalisti, allora possiamo aver disegnato direttamente i baloon e le didascalie sulla nostra tavola.
Quello che conta è che le parole siano leggibili nel formato che abbiamo deciso di produrre il nostro fumetto.
Online si vedono dei lettering completamente sbagliati: il font Comic Sans, ad esempio, è assolutamente da evitare. Bisogna fare anche attenzione a inserire correttamente le parole all’interno del balloon, in modo che sia perfettamente centrato e che ci sia un poco di spazio tra le lettere e il contorno.
La cosa migliore che puoi fare è prendere un fumetto simile a quello che hai realizzato, vedere come vengono sistemati i baloon e copiare la loro disposizione.
Creare un fumetto: conclusioni.
Fare un fumetto non è certo una cosa semplice, eppure a volte quello che ci serve è solamente un metodo rodato.
Questi passaggi, dalla definizione della trama alla ricerca e studio delle immagini, è uno strumento utile per approcciarsi alla nona arte senza farsi prendere dallo sconforto.
Seguire passo a passo questi step ti permetterà di creare la storia a fumetti che hai in testa.
E tu? Sei un lettore di fumetti?
Dato che sei arrivato fino a qui la risposta è piuttosto scontata!
Nel caso in cui non mi conoscessi già, mi presento: chiamo Leonardo e sono un fumettista indipendente.
Se ti sono stato d’aiuto e ti ho incuriosito su quello che faccio, clicca sul pulsante qui sotto e lascia che ti racconti i miei progetti!
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