Fumetto dell'autore mentre scrive da ragazzo.

Come e perché devi iniziare a scrivere immediatamente.

Sedersi al tavolo davanti a un computer e cominciare a scrivere non è affatto semplice, figuriamoci se non abbiamo la minima idea di COSA scrivere! Capire questo semplice passaggio è fondamentale.

Per prima cosa devi chiederti: perché voglio farlo? Non preoccuparti se la risposta non è poi così immediata. Se comincerai seriamente a scrivere storie, molte volte troverai il senso di quello che stai facendo solamente quando sarai alle battute finali.

Esistono decine di motivazioni differenti perché uno/a decida di perdere tempo a mettere delle parole in fila una dietro l’altra. Ricchezza? Fama? Esprimersi e dare al mondo la propria visione di vita? Ritirati in qualche convento e cerca di dare una risposta a questa semplice domanda. Tutto ti apparirà molto più semplice ed eviterai di perdere del tempo prezioso.

Comincia con un racconto.

Altro paio di maniche capire cosa si voglia scrivere… in concreto. Ho sentito gente pavoneggiarsi della saga che stavano realizzando, un’opera magna di centordici volumi, di cui non sono mai riusciti a scrivere oltre la terza pagina. D’altro canto ci sono scrittori che hanno basato la loro fortunatissima vita scrivendo racconti. Non che Ray Bradbury rispetto a Robert Jordan fosse un cazzone, tutt’altro, ma avevano necessità differenti.

Scrivere un racconto è quello che ti consiglierei se tu fossi un principiante. Un racconto è:

  • Relativamente veloce da realizzare. Poi ognuno di noi ha una propria tempistica, ma ci siamo capiti.
  • Corto da scrivere e da leggere. Considera però che anche “Alle Montagne della Follia”  con le sue 150 pagine in media è considerato un racconto. Un racconto lungo, ma pur sempre un racconto.
  • Facilmente pubblicabile. Ci sono ancora un sacco di riviste che pubblicano racconti di svariati generi, sia online che offline. Accettano sempre nuovi pezzi (purché siano al limite della decenza) e di solito hanno una nutrita fan base.
  • Protagonista di numerosi concorsi a premi. Molte volte si vincono soldi, altre volte il premio è l’inserimento del tuo racconto in volumi da libreria, e cioè visibilità!
  • Un ottimo strumento per testare nuovi stili, idee o strutture narrative insolite.

Insomma, penso che tu abbia capito che sono un grande fan dei racconti. Scrivere queste storie brevi non è affatto limitante, ma anzi ti permette, mattone dopo mattone, di creare il tuo stile, o perché no, il tuo universo narrativo. Andrzej Sapkowski ha cominciato proprio così, candidando uno dei suoi racconti a un concorso. Al pubblico è piaciuto così tanto che dovette farne altri, e altri ancora. Tutti ora conosciamo “The Witcher“, no?

Scrivere come terapia.

Se sei un nevrotico irrecuperabile come me, allora scrivere non diventa solamente un esercizio d’ingegno, ma una vera e propria necessità. A meno che tu non sia un santone indù, il tuo cervello è un continuo calderone ribollente di idee, paure, ansie, e qualsivoglia tu abbia a portata di mano da buttarci dentro. E, come una pentola a pressione, questo continua a gonfiarsi, e gonfiarsi, e per evitare che esploda hai bisogno di riversare il contenuto da qualche parte. Su un foglio, ad esempio.

Non è un caso se alcune delle idee più geniali degli ultimi secoli siano nate da menti particolarmente instabili. Dante stesso era un cacasotto da guinnes dei primati, Lovecraft e Robert E. Howard erano dei misantropi ansiogeni e Philip Dick un nevrotico convinto che il governo lo spiasse 24/h. Ovviamente non sarà il tuo caso, ma vedere la scrittura come una soluzione liberatoria alle nostre paure inconsce può davvero portarti ad avviare un approccio costante e benefico a questa forma d’arte.

Inizia e basta!

Insomma, penso che tu abbia capito che l’unico modo per iniziare a scrivere è armarsi di buona volontà, svuotare la mente e battere in maniera sequenziale le lettere sulla tastiera. Certo, pianificare in anticipo quali saranno le molte tappe della nostra avventura non sarebbe affatto male, ma molte volte lasciarsi andare è il primo, vero grande passo.

Scrivo le mie storie da quando sono un ragazzino, e a casa ho decine e decine di fogli scritti a mano, tutti inizi di saghe mai portate a compimento. è solo quando ho cominciato seriamente a studiare l’argomento che sono riuscito sviluppare il mio stile personale e a mettere sulla carta tutto quello che mi vorticava nella testa. Se sei curioso di sapere qual è la mia storia e come sono arrivato fin qui, in questa pagina trovi il mio percorso di studi e quali sono state le motivazioni che mi hanno spinto nel diventare un fumettista.

In questo sito troverai un sacco di storie, scritte e disegnate interamente da me. Se anche tu sei un appassionato e vuoi scoprire qualcosa di più, ti consiglio di andare nella home, dove troverai tutte le informazioni necessarie. Buona lettura!

come dividere una storia in scene, sequenze e atti
immagine di copertina per l'articolo su cosa sono i conflitti narrativi e come sfruttarli al meglio
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